Secondo Selvaggia Lucarelli, cosa avrebbero in comune il Covid, Andrea Bocelli, Francesco Totti, Ilary Blasi, la città di Noto in Sicilia, Giuseppe De Donno, Enrico Montesano, Matteo Salvini e tanti altri? È un lungo elenco di personaggi diversissimi tra loro, eppure la Lucarelli fa di tutta l'erba un fascio e si scaglia contro tutti quanti. Spiegare il contraddittorio e tragicomico rapporto tra Selvaggia Lucarelli e il Covid, con tutte le scellerate conseguenze — risse a Noto e in Sicilia, risse con personaggi molto più famosi di lei come Andrea Bocelli, Francesco Totti ecc. — è un'impresa che cercheremo di rendere molto semplice; dovrete solo prestare attenzione fin dall'inizio, perché le origini sono più incredibili di quanto pensiate.
Nel confuso miscuglio di argomenti di cui chiacchiera su qualsiasi mezzo di comunicazione, e di cui non capisce nulla, non potevano mancare il Covid e i vaccini, soprattutto perché portano un po' di click e like ai suoi post trash sui social network, essendo argomenti momentaneamente in tendenza. In questo contesto, la Lucarelli si ritiene al di sopra di qualunque virologo, immunologo, infettivologo, fisiologo e biologo esistente sulla terra. Vi ricordate Renato Dulbecco o Umberto Veronesi? Quella è robetta da niente al cospetto della scienziata Selvaggia Lucarelli, luminare di indiscussa fama internazionale.
Ripercorriamo brevemente le posizioni di Selvaggia Lucarelli in materia di Covid. Il suo esordio ufficiale avviene il 26 gennaio 2020 con il seguente tweet:
In sostanza, secondo la Lucarelli, il Covid non è una pandemia, bensì una semplice e inopportuna psicosi nata da un'illusione collettiva, a causa della quale possono morire statisticamente non più di 56 persone su 1 miliardo e 300 milioni, e se la riprende con chi non ordina più gli involtini primavera dai cinesi. Come se non bastasse, Corrado Formigli invita la grande immunologa e virologa Selvaggia Lucarelli a Piazza Pulita (Piazzapulita per i puristi) per un'autorevole consulenza in materia di contagi e diffusione di virus: dal pulpito della sua rubrica trash, Selvaggia Lucarelli sentenzia che l'esistenza del virus sia una chiacchiera fondata sull'irrazionalità, messa in giro da chi attacca i cinesi per motivi di razzismo con il fine di boicottare i loro involtini primavera — sembra fissata con questi benedetti involtini primavera dei cinesi — analogamente agli involtini radioattivi (li conosce solo lei) dell'epoca di Černobyl. Secondo la Lucarelli, la bufala del Covid si sarebbe diffusa principalmente in gruppi di Fantacalcio su WhatsApp, trattandosi di una catena di Sant'Antonio innescata in chat da chi ha tempo da perdere con lo smartphone. Se vi state chiedendo "Davvero la Lucarelli ha detto tutte queste preziose perle di saggezza con l'approvazione di Formigli?", potete guardare il video (apri se sei masochista). Qualsiasi no-vax duro e puro resterebbe perplesso di fronte alle farneticanti dichiarazioni della Lucarelli, molto più estreme di ogni teoria complottista o negazionista mai apparsa su Internet in qualunque campo. In fin dei conti, se dite che la terra è piatta, potreste giustificarvi sostenendo che, quando camminate, non percepite la curvatura della Terra sotto di voi. Invece, le sparate della Lucarelli non hanno il minimo fondamento, neppure illusorio.
Agli italiani non interessa nulla degli involtini primavera dei cinesi, tanto amati dalla Lucarelli. Se le piacciono così tanto, emigri permanentemente in Cina a ingozzarsi di involtini e la smetta una volta per tutte con l'idiozia degli "involtini primavera anti Covid". Selvaggia, dacci retta: vattene in Cina e non mettere più piede in Italia.
A sostegno della Lucarelli, interviene il suo ex compagno Andrea Scanzi con un lungo video in cui si è vestito da Fonzie di Happy days. Secondo Scanzi, non esiste nessun pericoloso virus, o se esiste è un'innocua variante dell'influenza. Se dite il contrario, siete tutti un branco di… evitiamo di riportare le sue innumerevoli espressioni piuttosto pesanti in vernacolo toscano.
Tuttavia, qualche tempo dopo, Scanzi si è fiondato a vaccinarsi, saltando abusivamente la fila e dichiarando alla ASL che il suo lavoro fosse il badante — o colf, o caregiver per usare un inutile anglismo — e quindi di essere "a grave rischio Coronavirus".
Il suo racconto non sorprende: infatti, l'Ordine dei Giornalisti ha confermato che lui non è un giornalista professionista, proprio come la sua ex compagna Selvaggia Lucarelli, scappata dall'Ordine per non farsi radiare. Pertanto, il mestiere di Scanzi potrebbe essere davvero il badante (come ha dichiarato lui stesso per prenotare il vaccino) altro che "giornalista" come credevate voi.
Fin qui tutto bene (si fa per dire): infatti, il peggio deve ancora venire.
Vi starete già chiedendo: "Cosa c'entra la fiera del gelato di Rimini con i presunti giocatori di Fantacalcio su WhatsApp?" Ovviamente non c'entra un fico secco, ma il giornalismo investigativo di alta qualità della Lucarelli produce un altro incredibile "scoop" — clicca se sei così masochista da volerlo leggere — talmente incredibile che infatti era bufala. In un articolo pubblicato sul sito trash TPI.it nel marzo 2020, Selvaggia Lucarelli si dimentica improvvisamente del Fantacalcio e descrive una nuova "strana coincidenza che lega la città cinese di Wuhan (dove è scoppiata l'epidemia) a Codogno", ovvero il paese dove si verificò il primo focolaio italiano di Covid. Il legame passerebbe attraverso Rimini, perché un'azienda cinese era presente al Sigep (la fiera del gelato) e "si trovava in un padiglione a poca distanza dalla Pomati group, azienda di Codogno che produce macchine per fare il cioccolato". La Lucarelli auto-definiva la propria strampalata teoria come "una pista epidemiologica interessante". Dal punto di vista scientifico, invece, questa clamorosa fake news avrebbe potuto avere ripercussioni molto gravi, ma fortunatamente non fu presa sul serio né dal grande pubblico né tantomeno dalla magistratura o dal mondo della medicina (di qualsiasi genere… neppure da quella cinese).
Poiché la teoria del "Covid inventato per motivi di razzismo a danno degli involtini primavera dei cinesi" rendeva poco in termini di click e condivisioni, Selvaggia Lucarelli tira il freno a mano e, ripartendo dalla sua fantasiosa pista epidemiologica "interessante" — quella del Covid creato dai gelati di Rimini — ingrana la retromarcia a tutta velocità. Abbandona i panni della Giovanna d'Arco dei cinesi e si trasforma in suprema poliziotta telematica per denunciare su Internet e punire chiunque sia sospettato — solo da lei… — di non rispettare le disposizioni anti Covid, vere o presunte. Ed ecco quindi iniziare la consueta litania a base di "Mi ha detto mio cugino che Salvini non indossava la mascherina" — si noti come nel frattempo acchiappa tutti i click derivanti dall'hashtag #Salvini — oppure caricare sui social alcune foto ritraenti gruppetti di ragazze a spasso che, secondo la sua opinione, non indosserebbero correttamente la mascherina: per esempio, un'adolescente avrebbe una narice parzialmente scoperta. Si tratta indubbiamente di importantissimi scoop in anteprima: l'umanità deve essere grata alla Lucarelli per queste preziose informazioni. Peccato solo che, come mostra chiaramente una foto caricata da Daniela Martani, anche la Lucarelli circolasse senza mascherina, emulata dal fidanzatino Lorenzo Biagiarelli, un disoccupato sfigato e senza soldi.
Tuttavia, diffondere foto di perfetti sconosciuti con la mascherina messa male non è sufficiente per raccattare like e condivisioni in abbondanza; la Lucarelli, quindi, inizia a prendere di mira bersagli di livello molto più alto, e si scaglia violentemente contro Andrea Bocelli — il quale, probabilmente, non ha la minima idea di chi sia Selvaggia Lucarelli. In un duro articolo pubblicato dal solito Fatto Quotidiano, la Lucarelli esordisce con "Ci sarebbe da ricordare a Bocelli che non c'è bisogno di conoscere un cieco per credere alla cecità altrui". Complimenti alla delicatezza: la Lucarelli attacca Bocelli bollandolo subito come "un cieco", nemmeno fosse Massimo Carminati di Mafia Capitale, meglio conosciuto in certi ambienti malavitosi romani come "er cecato" o "er guercio". E questa sarebbe la paladina dei diversamente abili, dei malati, degli indifesi, dei diritti civili, della tutela dal body shaming, dal cyberbullismo ecc. Ma per favore! Complimento anche al Fatto Quotidiano di Marco Travaglio, sempre impegnato a pubblicare questi "articoli" di eccezionale valore giornalistico, culturale e letterario. Le ultime considerazioni della bulletta di Civitavecchia sono riservate alla dimora toscana di Bocelli, a suo dire non idonea per trascorrere la quarantena: "se ne sta nella villa di Forte dei Marmi a tre piani e dieci camere da letto, con piscina, giardino e vista mare". Prendendo per veri i numeri delle camere contati dalla Lucarelli, ci chiediamo: se quella è la casa di Bocelli, e se durante la quarantena bisogna restare in casa, per quale motivo Bocelli dovrebbe abbandonare casa sua, di grazia? Deve chiedere l'autorizzazione alla Lucarelli perfino per restare a casa? In realtà la risposta è semplicissima: la Lucarelli non può sognarsi una casa come quella di Bocelli, e quindi vomita odio e invidia contro l'incolpevole e ignaro tenore. Dal vocabolario Treccani: rosicare 3. (region.) Rodersi, consumarsi per la gelosia e l'invidia. In altre parole, l'unica ragione di vita della Lucarelli.
Ma Selvaggia Lucarelli è una grande giornalista di livello internazionale, e di sicuro non si fa impressionare dalle distanze geografiche. Abbandonata per il momento l'italica casa di Bocelli, qualche tempo dopo concentra la sua attenzione su un altro luogo di lusso: Dubai. Questa volta, l'ennesimo "clamoroso scoop in esclusiva" della Lucarelli non compare nel solito Rutto Quotidiano, bensì nel sito di fake news clickbait TPI.it. Essendo gli Emirati Arabi uno stato estero, voi penserete che la Lucarelli si sia recata sul posto per rendersi conto di cosa accade realmente e quindi per fare un'inchiesta giornalistica seria. Eh no, perché, al contrario di voi, lei ha una palla di vetro attraverso la quale vede tutto a distanza di migliaia di chilometri, restando comodamente seduta sul divano a digitare insulti e vomitare odio su un telefonino o un computer. Orbene, secondo la Lucarelli, a Dubai ci sarebbero delle persone italiane presumibilmente affette da Covid che avrebbero sputato su tavoli, maniglie o in ascensore. Interessantissimo, non vedevamo l'ora di ricevere questa notizia… non potevamo vivere senza. Ma i presunti sputi sono esistiti davvero? La Lucarelli non conosce Dubai e al massimo ha visto le foto su Internet, ma è sicura di queste fesserie, perché gliel'avrebbe raccontate un ragazzo, che a sua volta le avrebbe sentite dire da un'altra persona. Secondo la Lucarelli, tutto è stato documentato da telecamere a circuito chiuso; dei video, però, non c'è traccia: non li ha mai visti nessuno (neppure lei). Grazie Selvaggia Lucarelli, grazie ancora per un capolavoro di giornalismo sul Covid come questo. La Lucarelli accusa gli italiani di "diffondere il Covid in Arabia attraverso gli sputi"; tuttavia, nessuna autorità degli Emirati Arabi o dell'Arabia Saudita si è mai ufficialmente lamentata per la presenza di presunti malati italiani: si lamenta solo la Lucarelli tramite le sue pagine trash dei social network. Come nel caso della villa in Toscana di Bocelli, la blogger di Civitavecchia sta crepando d'invidia: loro vanno in vacanza a Dubai, mentre lei non può permetterselo, e quindi se la riprende con gli "italiani malati" a Dubai, perché "sputano sui tavoli e negli ascensori".
Successivamente, la Lucarelli si sposta a Noto, dove però non paga un conto di 8000 euro, dopo avere firmato un contratto d'affitto e avere usufruito dell'immobile stesso. Attribuisce la colpa del suo mancato pagamento 1. all'assenza di igiene in tempi di Coronavirus, 2. ai rifiuti del Comune di Noto, 3. e ai rifiuti della Regione Sicilia. Tira in ballo anche Salvini, parlando di fantomatici contatti tra lui e il proprietario della villa, ovviamente senza allegare alcuna prova e soprattutto senza dire cosa c'entrerebbe Salvini in tutto questo. Tuttavia, tramite i medesimi social network, in passato la Lucarelli aveva ripetutamente negato l'esistenza di una serie di colossali disservizi cronici in materia di smaltimento di rifiuti a Roma, tra cui la presenza di cinghiali, topi, ratti, o gabbiani selvatici che si nutrono quotidianamente dell'immondizia non ritirata dall'AMA. In pratica, la Lucarelli se ne esce con la questione della spazzatura solo al momento di dover pagare per una lussuosa vacanza, usufruita a sbafo. Si lamenta perché "a un certo punto se n'è andato il WiFi": poverina, è un dramma! Qualcuno ha tolto il giocattolo proprio alla blogger denunciata per stalking… chissà se entrerà in crisi d'astinenza per dover passare mezza giornata senza vomitare insulti al resto del mondo via WiFi. Dice di essere stata "truffata" da un'agenzia di un gruppo di siciliani, definiti anche evasori fiscali tramite la società inglese Compass Cultura Ltd, ma dove starebbe la truffa se lei non ha nemmeno pagato l'importo dovuto?
Osservate bene la foto: non è stata scattata né da noi, né dall'agenzia immobiliare che ha affittato la lussuosa villa Sarayi Lodge a Selvaggia Lucarelli, né dal proprietario Concetto (Tino) Di Rosolini, bensì da Selvaggia Lucarelli. Lei stessa ha pensato bene di divulgarla a tutto il mondo dei social network, da dove l'abbiamo presa, prima di rendersi conto di non potersi permettere la vacanza già iniziata.
La vedete in "una discarica a cielo aperto"? "Sepolta dai rifiuti" "non raccolti dal Comune di Noto" e "non smaltiti dalla Sicilia"? "Perseguitata da Salvini"? In mezzo a "una valanga di feci di cani"? "Senza acqua" — ci sta dentro, l'ha pure fotografata… — e in condizioni sanitarie "disumane" tali da "favorire la diffusione del Covid"? E se il problema di Noto e/o della Sicilia è davvero il Covid, perché non indossa la mascherina? È talmente furba da lamentarsi per la diffusione del Covid mentre si fa una foto senza mascherina.
I due soggetti in fotografia hanno l'aria sofferente di due vittime di mafia, massacrate da soprusi, immondizia, montagne di feci di animali, ingiustizie, truffe, ricatti, estorsioni, sequestri, o complotti occulti di Salvini? Invece, foto pubblicata dalla Lucarelli raffigura chiaramente due individui intenti a spassarsela, con tanto di palloncini in mano. Ci pare di leggere 47: forse potrebbe riferirsi ai millimetri di diametro del suo cervello. Se l'immobile non le piaceva, perché non se ne è andata subito? Lei non è stata invitata, né tantomeno qualcuno la stava costringendo a restare.
Questa improvvisata paladina dello smaltimento rifiuti non dice nulla sull'inesistente, scandalosa, assenza di raccolta differenziata in centinaia di altri posti in Italia, a cominciare dalle montagne d'immondizia in quartieri storici o residenziali di Roma, capitale d'Italia e capoluogo della provincia d'origine della Lucarelli. Analogamente, va a Palermo (capoluogo della regione di Noto) e "non si accorge" della spazzatura sparsa per le strade. Invece, la butta in caciara su giornali e social network solo per Noto, dove guarda caso non ha saldato un conto di 8000 euro e quindi le fa comodo dire che "quel posto fa schifo" per giustificare i suoi debiti e le lussuose vacanze a scrocco. Noto è indubbiamente uno scrigno di arte e di storia da tutelare e valorizzare, ma di sicuro non ha l'importanza politica e amministrativa di Palermo o Roma, che tra l'altro non sono esattamente dei posti sperduti privi di arte e storia.
Ricapitolando, secondo la mentalità della Lucarelli,
entri in un ristorante stellato con una comitiva;
ordini e consumi una cena abbondante per tutti quanti;
ti diverti e diffondi le foto sui social network;
ma al momento del dolce, dai il via a una gogna mediatica, fai una caciara infernale simile alle giornate storte della bambina del film L'esorcista, e te ne vai senza pagare perché la cena era cattiva oppure Salvini è brutto e antipatico. Non ricorri neppure al vecchio trucco di buttare una mosca finta nel brodo e poi protestare col cameriere: quello è solo il primo piatto… piuttosto, è meglio sfruttare la situazione, mangiare tutto e arrivare al caffè, prima di buttare la mosca nella tazzina;
infine continui a gridare perché il proprietario del ristorante deve risarcirti (❓) per i danni subiti, cioè le cene consumate completamente a sbafo, e perché è un pericoloso evasore fiscale — anche se rilascia scontrino fiscale dopo ogni pagamento ricevuto: a te non l'ha rilasciato proprio perché non hai pagato.
Nel frattempo, Selvaggia Lucarelli continua a vedere Dubai nelle foto su Internet, anche perché se a Dubai non paghi un conto da 85000 dirham (8000 euro) non la scampi come in Italia. A Dubai, i cattivi pagatori, o gli scrocconi e le scroccone, non hanno vita facile: la legge islamica della Sharia, in vigore a Dubai, prevede infatti la pubblica lapidazione e/o la flagellazione.
Il tema delle vacanze a scrocco fu introdotto per la prima volta proprio da Selvaggia Lucarelli: nel gennaio 2020, ha pesantemente accusato e attaccato (fra gli altri) Francesco Totti, Ilary Blasi, Mauro Icardi, Wanda Nara, Linus, Ezio Greggio, colpevoli, a suo dire, di fare vacanze a scrocco alle Maldive (Dagospia ha conservato un paio di articoli). Tuttavia, secondo qualche commento apparso in calce ai rabbiosi post della blogger, Selvaggia Lucarelli stava semplicemente crepando d'invidia per non potersi permettere di andare alle Maldive, né "a scrocco" come dice lei, né invitata da qualcuno, né tantomeno pagando di tasca sua (figuriamoci…). In effetti, c'è una differenza sostanziale tra Totti & Co. e la Lucarelli: nessuno si è mai lamentato di ipotetici mancati pagamenti da parte dei primi, mentre lei deve saldare un debito di 8000 euro. Invitiamo i tour operator, i proprietari di immobili, i ristoratori, e tutti gli operatori del settore sia italiani sia esteri, a diffidare da questa blogger, perché usufruisce di servizi costosi e non paga il conto. Fa di tutto per rovinare la reputazione del malcapitato (e onesto) operatore turistico, alimentando la gogna mediatica attraverso lunghi post estemporanei dati immediatamente in pasto alla pubblica piazza dei social network e dei "giornalisti" che ne fanno copia-incolla, in molti casi senza alcuna verifica e senza contraddittorio. Per giunta, è inutile "proporre un contraddittorio" qualche giorno dopo — vecchia tattica della Lucarelli — quando ormai la frittata è fatta e lei ha già sparso ai quattro venti la "notizia" in cui vieni marchiato come "delinquente".
Morale della storia: te ne stai tranquillo, per fatti tuoi, a Dubai o alle Maldive? Speriamo non lo venga a sapere Selvaggia Lucarelli! La blogger di Civitavecchia inizierà a "rosicare" come un castoro (per usare l'espressione del suo linguaggio di Civitavecchia) e a diffamarti in maniera assurda su tutta Internet, oltrepassando i limiti della continenza e raccontando che "sei un malato che va all'estero per attaccare il Covid", "sei un marchettaro", un "morto di fame", un "delinquente", un "evasore", un "mostro" ecc., mentre tu non sai neppure da dove sbuca questa Lucarelli. O meglio, dove sbuca lo sappiamo: dalla tastiera del telefonino o del computer, 24h/24. Non potendosele permettere, per lei le vacanze a Dubai e alle Maldive sono un sogno proibito, e passa il tempo a frignare su Internet mentre guarda le foto di chi ci va davvero.
Tornata in patria dopo l'escursione virtuale negli Emirati Arabi e poco prima della turbolenta incursione nei pressi di Siracusa, Selvaggia Lucarelli, ritenendo di essere un'autorità scientifica in materia di plasma iperimmune e anticorpi monoclonali, solleva un polverone e attacca duramente l'ex primario Giuseppe De Donno. Lui però non può né ascoltare né replicare, perché è morto suicida. Dal suo pulpito virtuale trash, la Lucarelli sentenzia: "Non c'è stato nulla di eroico nello spacciare per miracolosa una cura che non funzionava". La domanda sorge spontanea: la Lucarelli come fa a sapere se la cura di De Donno poteva funzionare o meno? Ha condotto studi trentennali sull'argomento "plasma iperimmune e anticorpi monoclonali" effettuando trasfusioni e rilevazioni statistiche su decine di migliaia di pazienti? Ha scritto articoli su numerose pubblicazioni accademiche internazionali di immunologia, dimostrando scientificamente e incontrovertibilmente che il protocollo proposto da De Donno non può funzionare? Cosa ne capisce una blogger senza laurea in medicina, ovvero il requisito minimo? La risposta non è ancora pervenuta.
Abbandonando il mondo dei morti, Selvaggia Lucarelli ritorna (purtroppo) in quello dei vivi. Viene a conoscenza di una notizia virtuale freschissima, poi rivelatasi falsa, riguardante una presunta candidatura dell'attore romano Enrico Montesano nella lista Sgarbi in occasione delle elezioni comunali a Roma, ovvero una banale ed effimera fake news messa in circolazione da un burlone su Internet. Ma per una persona dal quoziente intellettivo fenomenale come la Lucarelli, si tratta già di una verità acclarata. Quindi… non sia mai! Come osa, lo sconosciuto e inesperto Montesano, candidarsi in una lista non alleata con Virginia Raggi, nota per avere finalmente risolto, fra gli altri, il disastro dell'immondizia capitolina, delle municipalizzate AMA, ATAC, ACEA e altre, e della libera circolazione in centro di simpatici animaletti come cinghiali, topi, ratti e gabbiani selvatici? Di conseguenza, arriva puntuale lo scoop farlocco della Lucarelli: "Montesano ha avuto il Covid ed è stato ricoverato". Ah ecco, buono a sapersi, attendevamo da anni anche questa interessantissima notizia. Ma possiamo vedere qualche documento a riguardo, tra cui la lettera di dimissione dal ricovero rilasciata dal fantomatico ospedale, a dimostrazione del racconto della Lucarelli? Sorpresa: Selvaggia Lucarelli non ce l'ha. Pazienza, i documenti non si vedono, ma sicuramente ci saranno dei testimoni: risulta difficile credere che Montesano si sia auto-ricoverato in un imprecisato ospedale di Roma completamente deserto. Si è fatto vivo qualcuno? Sono spuntate foto di Montesano ricoverato? A voi la risposta.
Come abbiamo visto all'inizio, sono ormai lontani i tempi in cui, secondo Selvaggia Lucarelli, il Covid non era mai esistito, essendo una fake news inventata su WhatsApp dagli italiani per fare razzismo a danno dei cittadini cinesi boicottando gli involtini primavera venduti nei ristoranti cinesi. Abbandonato questo delirio, oggi Selvaggia Lucarelli ne ha già pronto un altro: il Covid esiste, ma servirebbe un virus ancora più potente per uccidere chi non la pensano come lei. In passato, i mafiosi scioglievano i corpi nell'acido, ma per Selvaggia Lucarelli questo metodo è troppo "pacifista" e quindi è meglio lasciarlo a dilettanti come Matteo Messina Denaro. Sono più efficaci armi chimico-batteriologiche su larga scala, come si legge nel suo tweet qui sotto:
Ecco quanto è tollerante Selvaggia Lucarelli.