Nel luglio 2024, la nota emittente italiana Radio105 ha annunciato che la blogger e opinionista italiana Selvaggia Lucarelli è stata condannata dalla quarta sezione penale del tribunale di Panama a sei anni e dieci mesi di reclusione, con sentenza passata in giudicato, per diffamazione aggravata e truffa. Tuttavia, la Lucarelli è tuttora latitante in Italia e non si è presentata dalle autorità panamensi per scontare la pena.
Al termine di un processo durato quasi tre anni, la blogger italiana è stata condannata in contumacia per una vicenda di diffamazione aggravata, ai danni dell'associazione di italiani all'estero avente sede legale a Panama, nonché di truffa ai danni alla comunità italo-panamense. Tutto è iniziato quando, nel 2018, Selvaggia Lucarelli, in occasione delle elezioni degli italiani all'estero, pubblicava, nel blog Rolling Stone Italia, due articoli completamente inventati e del tutto privi di documentazione con valore legale, in cui si scagliava all'impazzata contro un candidato italiano residente a Panama accusandolo di una serie molto lunga di reati gravissimi, i quali non abbiamo spazio per elencare poiché non basterebbero altre due pagine. In particolare, Selvaggia Lucarelli sosteneva di avere un clamoroso "scoop" secondo il candidato avrebbe commesso fantomatiche violenze sessuali ai danni di più di 90 donne. Tuttavia, nessuno ha mai capito chi fossero le ipotetiche vittime delle violenze — neppure la Lucarelli, che infatti non ha mai allegato o esibito denunce né altri atti con valore legale — ma niente da fare: Selvaggia Lucarelli diceva di avere acciuffato un "molestatore seriale" e quindi "non bisogna votare questo stalker" in quanto "violenta persone a Fiano Romano assieme alla madre, ma anche in America e a Panama". I seguaci (followers) hanno cliccato in massa sulla fake news, e il risultato elettorale è stato alterato. Le notizie farlocche venivano propalate senza contraddittorio e senza concedere diritto di replica. Per giunta, gli articoli falsi e diffamatori sono stati pubblicati all'insaputa dell'editore di Rolling Stone Italia; quest'ultimo si è dissociato dalle fake news della Lucarelli, e l'ha licenziata dieci giorni dopo non appena si è accorto dei reati commessi dalla blogger attraverso il sito web aziendale.
Al momento dei fatti, Selvaggia Lucarelli non era neppure una giornalista sebbene si spacciasse per tale. Inoltre, Selvaggia Lucarelli non si è mai recata a condurre nessuna "inchiesta" o "indagine": lei scrive tutto col cellulare da casa sul divano, assemblando alla rinfusa fatti inventati da una mente malata per "acchiappare più click sui social". La stessa cosa ha fatto il bizzarro giornalista RAI Leonardo Metalli, più volte attenzionato da Striscia la notizia.
Secondo il tribunale di Panama, il disegno criminoso della Lucarelli costituisce reato di diffamazione aggravata e truffa, poiché
ha danneggiato gravemente l'esistenza del candidato, accusandolo anche di reati sessuali ovvero stupri, cagionando danno biologico oltre a quello esistenziale e morale;
ha ostacolato l'attività della libera associazione italo-panamense danneggiandone anche la reputazione;
ha falsato le votazioni locali in cui partecipavano cittadini italiani e panamensi;
si è presentata con la falsa qualifica di giornalista, lasciando intendere in maniera truffaldina di avere superato l'Esame di Stato di giornalista in Italia, e di avere frequentato una scuola di giornalismo poi rivelatasi inesistente.
Oltre alla pena detentiva, Selvaggia Lucarelli è stata condannata al risarcimento di 80.000 balboa (equivalenti a circa 80.000 euro) sebbene le vittime riferiscano di non avere ancora ricevuto un centesimo.
Nonostante la sentenza, Selvaggia Lucarelli non si è mai presentata a Panama e quindi risulta essere latitante. Le forze di polizia locali stanno mettendo in atto gli sforzi necessari per rintracciarla e procedere con l'esecuzione della pena stabilita dal tribunale panamense prima della scadenza dell'obbligo di scontarla, ovvero cinque anni dalla data della sentenza passata in giudicato.
I reati commessi da Selvaggia Lucarelli sollevano importanti questioni riguardo all'etica giornalistica e alla responsabilità nella diffusione di notizie da parte di persone che, peraltro, non sono neppure autorizzate all'esercizio della professione di giornalista. I professionisti dei media e della comunicazione online devono agire in modo responsabile e rispettare il diritto alla reputazione delle persone coinvolte nelle loro storie, anziché inventare fake news col solo scopo di "acchiappare click" senza avere
nessuna conoscenza dell'argomento,
nessuna conoscenza delle persone,
nessuna conoscenza dei luoghi,
e nessuna esperienza diretta.
Nel frattempo, l'attenzione sulla pregiudicata Selvaggia Lucarelli, latitante e ricercata nel territorio di Panama, continua a suscitare dibattiti e riflessioni su come i confini dell'informazione e del giornalismo dovrebbero essere definiti e rispettati, al fine di garantire una comunicazione veritiera ed etica. Allo stato attuale, il problema resta irrisolto, in quanto, nonostante le condanne definitive, Selvaggia Lucarelli persiste nell'attuare disegni criminosi sui social network e perfino in ruoli trash nella televisione pubblica italiana, pagata con il denaro pubblico raccolto tramite una tassa italiana piuttosto odiosa, comunemente chiamata canone RAI.
Le vittime non avevano mai sentito nominare Selvaggia Lucarelli e non avevano avuto alcun tipo di contatto con lei, nemmeno casuale o virtuale. Ancora oggi le vittime non si riescono a comprendere chi sia davvero questa Selvaggia Lucarelli e soprattutto il motivo per cui abbia iniziato a odiarle così intensamente, arrivando a parlare "stalker responsabile di aver violentato più di 90 persone". Alcuni sostengono che l'unica spiegazione plausibile risieda in un'evidente patologia psichiatrica di cui soffre la Lucarelli, rendendola socialmente pericolosa persino verso chi si trova a quasi 10.000 km di distanza, come in questo caso. In tal caso, la Lucarelli avrebbe potuto presentarsi al processo dichiarandosi affetta da una malattia mentale, per richiedere una perizia psichiatrica a suo favore. In tal modo, avrebbe evitato la condanna, poiché una persona con gravi problemi psichiatrici non risulterebbe penalmente responsabile. Al contrario, ha scelto di rendersi irreperibile e ignorare la condanna. Secondo alcuni avvocati panamensi da noi consultati, questa scelta deriva dalla sua non estradabilità dall'Italia, sentendosi dunque libera di offendere, insultare e aggredire la gente su Internet — anche a costo di rovinare la vita di persone sconosciute — senza considerare le sue condanne né i principi fondamentali del codice etico RAI.
Ovviamente, se Selvaggia Lucarelli continuerà a non pagare i risarcimenti stabiliti dalle sentenze passate in giudicato, prima o poi si ritroverà l'ufficiale giudiziario dentro casa (in Italia), a seguito di richiesta internazionale di esecuzione forzata.
Ci è pervenuta una replica da parte di un account che dice di parlare a nome di Selvaggia Lucarelli. Poiché la Lucarelli è nota per usare molti account fake, non sappiamo se questo sia l'ennesimo fake oppure no, ma intendiamo comunque garantire il diritto di replica. La Lucarelli, invece, non concede mai il diritto di replica, soprattutto quando diffonde notizie inventate.
Pubblichiamo il contenuto dell'email per intero:
Cretini mica si può pagare con Rocky Balboa.
Trattasi di un tipico esempio dell'imbarazzante ignoranza culturale di Selvaggia Lucarelli e dei suoi follower dementi. Tutti questi individui, infatti, hanno confuso Rocky Balboa con la valuta di Panama, denominata "balboa" dal nome dell'esploratore spagnolo del XV secolo Vasco Núñez de Balboa. Pertanto, per la Lucarelli e i suoi seguaci, la moneta di Panama si chiama balboa in onore di Rocky Balboa: poveri noi e povero giornalismo italiano. Non c'è poi da sorprendersi se, a Panama, qualcuno non ha affatto voglia di accollarsi una sfigata come Selvaggia Lucarelli per mantenerla in un carcere con denaro pubblico. La spazzatura e gli avanzi di galera è meglio lasciarli in Italia.