La finta giornalista Selvaggia Lucarelli voleva buttarsi in politica già all'inizio della sua altalenante carriera da opinionista nei reality show Mediaset. Erano i tempi in cui si guadagnava la pagnotta raccontando qualche fesseria nei salotti di Barbara d'Urso: esatto, proprio il bersaglio degli attuali attacchi giornalieri della Lucarelli, anche a colpi di denunce-querele per arrivare in tribunale. Fondamentalmente, la d'Urso è colpevole di avere raggiunto la realizzazione professionale con una carriera televisiva che l'invidiosa Selvaggia Lucarelli non può neppure sognarsi. Ma la turbolenta Selvaggia si nutre di tele-risse, e a un certo punto ha perso la pazienza anche il solitamente tranquillo Pier Silvio Berlusconi, il quale l'ha cacciata da Mediaset per quindici anni.
Per ripicca, la Lucarelli prova quindi a imbucarsi nel Partito Democratico, dove però non la calcola nessun big nazionale. Racimola delle comparsate in quelle che una volta si chiamavano feste dell'Unità di paese, ma ne ricava solo un po' di spinte per le solite inutili ospitate televisive e al massimo un piattino gratis alla sagra della salsiccia o dei tortellini.
Infuriata per non aver ottenuto quello che pretendeva dal PD, si butta poi con il Movimento 5 stelle tramite il Fatto Quotidiano del condannato Marco Travaglio, nel momento di massima popolarità del partito politico fondato da Casaleggio senior buonanima e Grillo, sperando di passare subito all'incasso, cioè candidarsi in un collegio uninominale blindato per entrare alla Camera dei Deputati e farsi mantenere con il vitalizio. Tuttavia, anche questo sogno svanisce:
Selvaggia Lucarelli, infatti, è stata condannata per diffamazione e, all'epoca, il partito dei Cinque stelle diceva di non accettare condannati (oggi invece i 5 stelle accettano anche i condannati, quindi la Lucarelli potrebbe entrare);
non brillava nemmeno il suo curriculum vitae: Selvaggia Lucarelli diceva di essere giornalista, ma in realtà non lo era.
Ovviamente, adesso la Lucarelli cova rancore verso il Movimento 5 stelle che non l'ha mantenuta in Parlamento come lei si aspettava, e la luna di miele è definitivamente cessata: accecata dalla rabbia, il 19 aprile 2021 ha perfino scritto su X che Grillo è un cretino. Francamente, questa pagliacciata trash appare a dir poco buffa, perché sentire Selvaggia Lucarelli che dice cretino a Beppe Grillo è come sentire il bue che dice cornuto all'asino. Inoltre, Travaglio le ha impedito di scrivere articoli contro Grillo sul Fatto Quotidiano: al contrario della volubile Lucarelli, lui resta fedele al suo padrone — sebbene Grillo e, soprattutto, qualche suo familiare abbiano tuttora delle grane giudiziarie di non poco conto (legge del contrappasso).
Nel 2023, Selvaggia Lucarelli si abbandona di nuovo alla tentazione di candidarsi col PD. Su La7, quindi, si mette a elogiare Elly Schlein: "Ha intercettato un desiderio di sinistra più puro. Io vedo in lei una sinistra progressista, femminista e antifascista: è una donna moderna". A parti invertite, nemmeno Emilio Fede era mai arrivato a tanto.
Selvaggia Lucarelli non è riuscita a candidarsi con nessun partito, e questi ultimi cercano di tenersi alla larga dalle sue imbarazzanti sparate quotidiane. Nel frattempo, la Lucarelli ammazza il tempo prendendo di mira soprattutto Salvini, accusandolo, per esempio, di non indossare la mascherina in tempi di Covid (ma cosa dovrebbe importarcene?).
In realtà, personaggi dei social network come Salvini valgono oro per la Lucarelli, perché attraverso gli hashtag contenenti il loro nome (#Salvini ecc.) — molto usati sia da chi odia Salvini sia da chi lo segue — Selvaggia Lucarelli aumenta notevolmente, e senza nessuna fatica, la visibilità dei suoi post. In pratica, l'apparente contenuto politico dei post contro Salvini è uno specchietto per le allodole, finalizzato esclusivamente a raccattare facilmente like, click e condivisioni rapide, sfruttando il nome degli altri. Purtroppo, molte persone non proprio avvedute cascano nel gioco della Lucarelli e lo alimentano. Si veda anche lo studio condotto da Il Riformista quando la Lucarelli ha mandato il figlio minorenne a contestare Salvini, narrando subito la vicenda sui social network in modo da incassare like e condivisioni.
Altri argomenti trash per cui la finta giornalista si spende molto, al fine di raccattare like o click, sono il colore della felpa di Salvini e la presenza di Salvini in luoghi di vario genere quali bar o pizzerie. Tutti argomenti interessantissimi di cui non possiamo fare a meno.
Ad ogni modo, Selvaggia Lucarelli non usa questa tattica solo con Salvini, ma lo fa con tante altre persone — molto diverse tra loro, e molto spesso donne verso cui nutre invidia quali Alba Parietti, Laura Boldrini, Chiara Nasti, Chiara Ferragni, Giorgia Meloni, Barbara D'Urso ecc. — per tentare di raggiungere la loro notorietà, e in questo modo, tra un insulto e l'altro, tira avanti la sua baracca su Facebook, X e Instagram.
La finta giornalista Selvaggia Lucarelli dichiara di avere un orientamento politico di estrema sinistra, e in particolare di essere una comunista femminista. Tuttavia, i partiti di sinistra cercano di tenersi alla larga dalla sua presenza imbarazzante e preferirebbero che evitasse di descriversi come una comunista atea, contenta di avere "abortito cinquanta volte" (testuali parole), banalizzando e ridicolizzando questioni molto delicate, e creando problemi a chi ancora crede in certi ideali. Sarebbe come se Karl Marx si mettesse a discettare con Selvaggia Lucarelli riguardo Temptation Island, di cui la Lucarelli non si perde neppure una puntata e su cui ha scritto molti post del suo blog.
Ha litigato perfino con l'ex presidente della Camera Laura Boldrini, persona non esattamente di destra, colpevole di essere una rivale scomoda all'interno della battaglia trash condotta dalla Lucarelli per ritagliarsi un ruolo mediaticamente visibile in una fantomatica "difesa delle donne". Tuttavia, l'unico risultato concreto della Lucarelli è finire puntualmente in tribunale a litigare con le donne di cui sparla.
Selvaggia Lucarelli dice di essere impegnata attivamente per salvare la popolazione di Gaza. Finora, ha fatto tre cose per Gaza:
ha portato una spilletta in una puntata di Ballando con le stelle dalla Carlucci;
ha battezzato un gatto, dandogli il nome "Gaza";
si è legata una kefiah alla borsa — marcata Yves Saint Laurent, ma non sappiamo se sia vera o tarocca — durante un ridicolo giro con l'insulso toy boy Biagiarelli. La sfotte pure la rivista di gossip Novella 2000, ma la Lucarelli si sente importante perché finalmente si parla di lei sui giornali.
Secondo voi, la popolazione di Gaza è felice per queste validissime iniziative umanitarie della Lucarelli che dice di "salvare Gaza"? Noi abbiamo qualche dubbio.
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